Ascolto una mia paziente mentre racconta la violenza psicologica operata da sua madre,. Lei ricorda l’ossessivo ripetersi dello stesso discorso disperdersi come tanti cerchi concentrici nel suo cervello. Le informazioni ripetute e ripetute all’infinito le martellavano nell’orecchio senza darle tregua. La mia paziente mi porta con se’, in quel martirio al quale lei era costretta a sottoporsi.la madre la obbligava ad ascoltarla per ore tutti i giorni pena urla e ricatti se lei se ne fosse andata. Le sembra impossibile che ora sia libera. Vorrebbe che il mondo le credesse. Per ora io sono il mondo, contengo il suo terrore, leili’ non tornera’ piu’. Deve capire che si e ‘ salvata. Ora e’ libera