Il prato intorno a me si allunga a dismisura, mi gira intorno, si perde con il suo verde oltre l’orizzonte. Anche io giro intorno ad un cespuglio pieno di fiori colorati, le spine delle rose mi tengono lontano ma il loro profumo va oltre i rami pieni di foglie carnose. Cammino intorno al cespuglio e mi sento grande rispetto a quei piccoli boccioli protetti dal verde. Potrei strapparli tutti e spargere al vento i loro colori vedendoli appassire sul terriccio e sull’erba. L’impulso mi arriva forte alle mani perché io so di essere più grande di loro invece così indifesi ed ignari di un possibile crudele destino. Però un’ammirazione verso quei piccoli fiori trovati quasi per caso mi fa trattenere. Ci giro intorno e poi ancora intorno. Mi piace questo gioco ma mi sento chiamare da lontano e allora senza pensarci ad uno ad uno stacco tutti i fiori eccetto le rose piene di spine. Faccio attenzione a non rovinarli e per non perderli li lego con un lungo filo di erba. Poi scappo via. Continuano a chiamarmi senza riuscire a trovarmi. Li raggiungo sorridente.
Più tardi guardo i fiori che ho messo in un vasetto di terracotta all’ingresso di casa, sembrano ancora più soli privi del verde di cui erano circondati. Allora porto il vasetto in camera da letto, lo poggio sulla scrivania e mi stendo a fissare i fiori ad uno ad uno. Ho un libro sul significato dei fiori proprio nella mia libreria. Lo apro e lo sfoglio lentamente….sembra la storia della mia vita o meglio della vita delle persone che mi sono più vicine. Simbologie e ricordi si alternano, colori e sorrisi, spine e dolori, stagioni e speranze accanto a delusioni e nuove fioriture.
Ad ogni fiore ci leggo un nome, una storia compresa la mia. Alla fine di questo libro spunterà anche il fiore che mi contiene, sono fiorito in lui e con lui ho seguito il suo destino.
Avrò anche io un nome e quando i miei petali cadranno quelli che li seguiranno manterranno lo stesso colore perché io sono cosi, di dimensioni piccole ma tenaci. Il colore del cuore non scompare con il tempo ma solo se una mano estranea decide che tu non meriti di esistere ma anzi ti induce a dileguarti con gli altri fiori ormai estinti, scomparsi per sempre dalla memoria e non farai nulla per fermarla.